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I 3 dolci di Natale più diffusi e apprezzati in Italia
Novembre 22nd, 2016 11:13 am     A+ | a-

Natale è alle porte e, come ogni festività che si rispetti, non può mancare la gastronomia tipica del periodo. Ogni località ha le proprie usanze e tipicità, che cambiano di luogo in luogo e che sono testimonianza anche della cultura, della storia, delle tradizioni più radicate. Ecco quali sono i 3 dolci di Natale più conosciuti e apprezzati.

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1. Il Panettone

Inevitabile partire con il Panettone, che in Italia ha lo stesso carico simbolico dell’Albero, del Presepe e della Stella Cometa. La storia del panettone è affascinante e ricca di mistero, si mescola con la leggenda e con le narrazioni popolari, e giunge ai giorni nostri intatta nella sua evocazione mitologica. Ciò che sappiamo con (quasi) certezza è che del morbido pane lievitato meneghino si hanno tracce già nel corso del XIII secolo e che, da allora, nel periodo natalizio, non è mai sparito dalle tavole dei milanesi.

2. Il Pandoro

Quasi come due facce della stessa medaglia, il Panettone non può che evocare istantaneamente il ricordo di un altro dolce lievitato, tipico stavolta della città di Verona: parliamo ovviamente del Pandoro. Sebbene le origini più antiche del dessert veronese siano rinvenibili già nel corso del ‘200 sulle tavole degli aristocratici veneziani, la ricetta moderna risale al XIX secolo, ad opera della nota industria dolciaria Melegatti. Più precisamente, il 14 ottobre del 1894, il pasticcere veronese Domenico Melegatti depositò la sua ricetta presso l’ufficio brevetti, consegnando alla storia di Verona, e di tutta Italia, il dolce Pandoro di Natale.

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3. Tronchetto di Natale

Spostiamoci adesso oltreconfine per scoprire le origini del Tronchetto di Natale, celeberrimo dessert del periodo a base di cioccolato, panna e crema. Il goloso dolce al cacao e ricoperto di glassa alla crema o al caffè suggerisce, per forma e colori, il ceppo di Natale. Quest’ultimo fa riferimento a una tradizione antichissima e diffusa soprattutto nel Nord Europa: fin dal XII secolo, in Scandinavia e Regno Unito (ma anche in Spagna e in alcune regioni dei balcani) era consuetudine bruciare un ceppo durante la Vigilia di Natale; a porre il ciocco nel fuoco era il capofamiglia e il rito prevedeva che esso ardesse fino all’Epifania, come augurio di buone festività. Partendo da tale tradizione, furono i francesi creare il noto tronchetto; secondo molte fonti, esso venne elaborato da un esperto pasticcere parigino nel 1945, a poche settimane dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

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